MALTA CON CALCE E COLLA PER TINTEGGIATURE
Autore: Achille Lenti
Anno: 1877-1881
Fonte : Achille Lenti, Corso pratico di costruzioni,
Alessandria, S. Rossi, 1884.
MALTA CON CALCE E COLLA PER TINTEGGIATURE
Vol. I - Sez. II - Lavori in pietre (pp. 353-354)
466. Tinte. Per dare agli intonachi ed alle arricciature un determinato aspetto ed una maggiore eleganza se ne coloriscono o dipingono le pareti con tinte che vi si distendono ordinariamente in tre strati, di cui i primi due con latte di calce, il terzo fatto colla stessa materia a cui si aggiunge della colla e dei colori. Raspate e nettate all'occorrenza colla scopa le superficie dei muri, si distende sopra di esse un primo strato detto strato di fondo e consistente in una tinta comune preparata con calce grassissima spenta e colata da circa un anno e stemperata sia con acqua dolce, sia con colla di pesce o meglio con una dissoluzione di allume. Allorché questa imbiancatura è asciutta, vi si applica sopra col grosso pennello e con uniformità un secondo ed un terzo strato di tinta presentante il desiderato colore.
Per la formazione delle tinte murali si usano in generale colori provenienti da sostanze minerali vegetali, od animali, dandosi la preferenza ai colori terrosi prodotti da ossidi naturali come generalmente più economici che si macinano all'acqua ed in seguito si diluiscono in una soluzione più o meno concentrata di colla forte o di altra materia glutinosa. Nei casi ordinari basta una parte di colla con tre di colore per formare una buona tinta o tempera e si ritiene che questa contiene abbastanza colla, quando il colore fila all'estremità del pennello nell'atto che questo si ritira dal vaso in cui è contenuto. Ne è indifferente l'impiego di una giusta proporzione di colla perché quando se ne impiega una quantità troppo grande, la tinta è soggetta a scagliarsi, mentre ha poca consistenza e si stacca al più leggero sfregamento nel caso contrario. Le tinte a tempera od a colla non si possono conservare più di 8 giorni in inverno e più di 4 in estate ed il loro impiego dovrebbe farsi a caldo cioè a temperatura di 35° a 50°. Soventi accade che i muri non assorbono se non imperfettamente le tinte, tanto più se sono antichi, ed è in tal caso specialmente che è necessario preparare le tinte con colla o quanto meno spruzzarle poi con una soluzione acquosa di amido cotto o con latte animale. Comunque sia, nella applicazione delle tinte è necessario avvertire, che non conviene procedere alla dipintura delle pareti dei muri o degli intonaci se non dopo un loro perfetto asciugamento; che i diversi strati siano distesi con uniformità mediante un grosso pennello in modo da non averne traccia sensibile e che l'applicazione di questi strati non sia fatta, se non allora quando si trovi perfettamente asciutto il precedente.