MALTA CON CALCE E BORRA PER INTONACO
Autore: Antoine Chrysostome Quatremère de Quincy
Anno: 1788-1832
Fonte: Antoine Chrysostome Quatrermère de Quincy, Dizionario
storico di architettura, Mantova, F.lli Negretti, 1842.
MALTA CON CALCE E BORRA PER INTONACO
Vol. I (p. 238)
BIANCO (Blanc en bourre) – E’ un composto di cui si fa uso in alcune provincie della Francia dove il gesso è raro, e giova per fare intonachi e plafoni. Esso consiste in un miscuglio di terra bianca un po' grassa, di calce e di borra. Si danno per lo più due mani di questo bianco. Per la prima che suol essere di 3 o 4 linee di spessore mette in opera la parte men fina della terra, e si impasta con borra di conciatore e calcina; se la terra è mediocremente grassa, vi si mescola un sesto di calce e altrettanto di borra. Il secondo strato si fa con calce estinta da tre mesi per lo meno, e con borra fina da cimato e quando la terra sia di un bianco bello, se ne può mescolare un poco con calce dopo averla ridotta in polvere finissima: questo miscuglio rende l'intonaco più consistente.
I rivestimenti con questo bianco acquistano una bellezza superiore a quelli che si fanno in gesso ma non ha però la stessa solidità.
Si fa uso pur anche di questa materia per plafonare, per fare cornici, quadri o profili, i quali vengono sagomati con maggiore nettezza di quelli in gesso. [ ... ] Questo bianco si fa con calce, sabbia, terra vergine, argilla, creta, marna; la miglior materia però è la terra bianca argillosa.