MALTA CON PECE
Autore: Antoine Chrysostome Quatremère de Quincy
Anno: 1788-1832
Fonte: Antoine Chrysostome Quatrermère de Quincy, Dizionario
storico di architettura, Mantova, F.lli Negretti, 1842.
MALTA CON PECE
Vol. II (p. 101)
MALTHA - Con questo vocabolo indicavano gli antichi un cemento, una sostanza glutinosa, che avea la proprietà di unire tra loro i corpi. Ne avevano di due sorta, naturale e artifiziale; quest'ultima, ch'era molto in uso, componevasi di pece, di cera, di gesso e di grascia. Eravi un'altra specie di maltha artificiale, di cui servivasi i Romani per imbiancare le pareti delle stanze.
La maltha naturale è una specie di bitume, con cui gli Asiatici intonacano i muri. E’ assai combustibile, ed una volta che abbia preso fuoco, l'acqua non vale ad estinguerla, anzi contribuisce ad accenderla di più.