MALTA CON CARBONE O SCORIE DI FERRO PER PAVIMENTO
Autore: Cesare Cesariano
Anno: 1521
Fonte: Cesare Cesariano, De Architectura, traslato et
affigurato da Cesare Cesariano
MALTA CON CARBONE O SCORIE DI FERRO PER PAVIMENTO
In nota al Libro VII - Capo I - Foglio CXII recto
Dopoi quando siano congesti e calcati li carboni: cioe de carboni e mollificati e impastati con la calce e sabulone commixiti insiema. Siano ben calcati: cioe astricte como fusseno de li praedicti pavimenti. Ma per favilla non solum si po intendere Vitruvio voglia. Siano commixto in questa materia de la caligione praedicta: ma di quella fecie del ferro uel di ramo quale e notissima si trova in le fusine de li fabri si dice vulgarmente da molti Marogna. Et questa cosa contusa e subtilmente reducta di maxima exsicatione: la qual materia si concorpora batendo ogni cosa insieme con tute queste polvere e calce spessamente con le lamine ferrae longe due piedi large dui digiti e grosse uno digito ad minus quale materia si pone in opera de la grosseza e al modo che dice Vitruvio […].
Interpretazione: composizione di malta per pavimento a battuto.
Mescolare:
calce
sabbia
carbone
sminuzzato e ammorbidito
Comprimere questa malta.
I carboni descritti da Vitruvio per il Cesariano potrebbero essere i resti della lavorazione dei ferro o del rame e comunque dei materiali sottoposti a un calore elevato.
Questo materiale polverizzato e impastato con calce veniva steso e battuto con ferri lunghi e stretti.