MALTA DI CALCE E SABBIA INDICAZIONI GENERALI
Autore: Francesco De Cesare
Anno: 1855
Fonte: Francesco De Cesare, La scienza dell'architettura,
Napoli, Giovanni Pellizone, 1855.
MALTA DI CALCE E SABBIA INDICAZIONI GENERALI
Sez. I - Cap. V - Delle malte calcaree (pp. 43-45)
101. MISCELE - Buona malta si otterrà per le costruzioni ordinarie, secondo il Vicat, se a calce grassa si mischiano materie molto energiche, meglio di grossa granitura: a calci idrauliche conviene assegnare materie poco energiche di modica granitura: e finalmente a malte eminentemente idrauliche debbono unirsi materie inerti di granitura fine. [ ... ]
102. PROPORZIONE - Raccoglieremo da tutte le esperienze, che nella composizione delle malte, riunite le qualità della calce con l'arena nel modo sopra esposto, su di una parte di calce in poltiglia dura, convien unirne due di materie aride; ma se nella specie tali miscele non possono ottenersi, si sostituisca alla calce idraulica la grassa, meglio se è estinta spontaneamente, in minor proporzione, e viceversa. Le sabbie pure colle calci sommamente idrauliche debbono però ammassarsi quasi in parti uguali. Massima generale, dice il Vicat (Cap. x) meglio peccare per difetto nella proporzione della calcina grassa all'arena, ed eccedere piuttosto, allorché trattasi di calcina idraulica. L'eccesso di calcina grassa rende la malta meno resistente, e ne ritarda la presa. Fatto un saggio da Rondelet con una malta metà calce grassa, e metà arena risultò un terzo più debole di altra impastata con 5/12 di calce. La eccedenza di calce fa spesso perdere le proprietà idrauliche alle pozzolane: la stessa pozzolana di Roma non regge all'azione salina se si eccede il 25 per cento di calce viva. [ ... ]
103. In generale malta più grassa, cioè abbondante di calcina, conviene all'intonaco; ed ordinariamente la quantità di calce vien diminuita:
- ne'muri di mattoni
- fabbrica a getto
- fabbrica di pietre dolci
- selciate in malta
- fabbrica dentro terra. In pari circostanze i muri più grossi possono costruirsi con malta meno grassa di calcina.
104. MANIPOLAZIONE - Molta manipolazione favorisce sommamente le malte: l'acqua deve essere pochissima nell'impasto della massa, e se l'arena è molto bagnata non se ne richiede affatto; col rimenarla continuamente deve rendersi pastosa. Le malte di calcina grassa giova che siano lasciate un poco in riposo, e riammassate dopo qualche tempo. Le malte con calcina idraulica, quelle con metà pozzolana corrente, e metà arena vulcanica con calce debbono usarsi poco dopo ammassate, poiché sollecita n'è la presa. L'impasto delle malte va sempre fatto al coverto, e su di un'aia lastricata.
105. Circa il grado di densità della malta è antichissimo il precetto; malta soda e materiale bagnato, e si otterrà buona muratura. Le pietre bibaci, le porose richieggono malta più morbida.
106. A ben manipolare la malta diversi ingegnosi ritrovati s'immaginarono: alcuni alla pala sostituirono il rastrello. Peyronnet messa la materia in un mortaio di fabbrica tentò manipolarla con una ruota dentata mossa da cavalli disposta orizzontalmente con i denti immersi nella malta. [ ... ] 107. Ogni malta macchia i muri di pietre di taglio: al più può usarsene una composta di polvere di marmo o della stessa pietra di taglio, che si costruisce il muro, unito a fior di calcina. [ ... 1
117. Nel 1773 il sig. Loriot propose di riunire alla malta una quantità di calce viva in polvere. La malta ottenuta fu di sollecita presa, ma debole divenne dopo qualche tempo. Migliorato questo metodo da M. Morveau col mischiarvi calce in polvere riunita a calce fu prima encomiata, ma il tempo distrusse la fama che si aveva acquistato. Si crede pure, che unendo alla malta la polvere della stessa pietra messa nella muratura, se ne aumentasse la resistenza, ma il fatto non avvalorò una tale ipotesi.