MALTA DI CALCE E SABBIA PER INTONACO
Autore: Francesco De Cesare
Anno: 1855
Fonte: Francesco De Cesare, La scienza dell'architettura,
Napoli, Giovanni Pellizone, 1855.
MALTA DI CALCE E SABBIA PER INTONACO
Sez. II - Cap. VII - Intonaco, stucco e marmi artefatti (pp. 248-249)
562. INTONACHI COMUNI - Innaffiasi con acqua la muratura, e quindi s'imbratta con malta grezza per disporne la superficie a ricevere lo strato superiore, operazione che dicesi arricciatura o rinzaffatura: può questa comporsi con materie energiche (§ 100), specialmente per l'intonaco allo scoverto; ma sarà sempre più ricca di calce, della malta destinata per l'ordinaria muratura. La rinzaffatura si dà sul muro, allorché è ben secco; sebbene, giusta il precetto dell'Alberti, meglio sarebbe eseguirla contemporaneamente alla costruzione de' muri medesimi, per attaccarvisi con maggiore tenacità, e dar più lungo tempo a disseccarsi la fabbrica, onde più solida risultasse (§ 109).
Ben disseccato questo primo strato, un altro se ne soprappone grosso un cm. che vien detto abbozzo, composto presso a poco di tre parti di arena sottilmente crivellata, e due di calce magra estinta da più tempo, ed anche crivellata. L'abbozzo si spiana, e si calca con moto rotatorio, con una tavoletta piana guarnita di un manubrio, e denominata dagl'italiani sparviero, o nettatojo, e presso di noi frattazzo, o frattaccio, e con voce volgare de' nostri muratori, fracasso. Se restasi in tal modo, l'intonaco dicesi fratazzato: se si governa e si liscia con la cazzuola, si ha l'intonaco governato; volgarmente intonaco corrente.
Le calci grasse, le pozzolane, le materie energiche non troppo convengono a quest'ultimo strato d'intonaco, poiché la sollecita presa non dà tempo a governarlo, e col dissecarsi si fende. Si evita un tale inconveniente col governarlo poco dopo spianato fino a che sia perfettamente costipato.
E’ essenzialissimo, che la calce per l'intonaco sia spenta da più tempo, lasciandola perciò riposare per quattro o cinque mesi, altrimenti le piccole pietruzze poco cotte aumenteranno di volume, e si scaglieranno dal muro come pustole, ancorché la calce fosse stata crivellata.
Se come dicemmo l'arricciatura giova darsi sul muro da poco costrutto, non è lo stesso dell'abbozzo, e dell'intonaco, poiché se la muratura fosse pregna di molta umidità, esalandosi questa nei forti calori della state ne screpola, e ne fa cadere l'intonaco.
563. L'intonaco sopra antichi muri corrosi, e nell'interno delle volte va sempre preceduto da un'assocciatura, o riconciatura di volte, che ne mette in piano la superficie, e ne profila la curvatura determinata; la grossezza dell'associatura è conseguenza della scabrosità della superficie medesima, e certe volte è tale che la malta non basta, per cui conviene aggiustarla frapponendovi scaglie di pietre, Tal rivestimento è allora da' nostri muratori denominato insavorratura, e si applica sugli antichi muri scalzandone prima le commessure delle pietre con ferro acuto, per estrarvi la malta marcita. [ ... ]
564. TONACHINO - Denominato pure intonaco a regolo, e dai nostri muratori, intonaco a riella, è quando sull'abbozzo frattazzato si dispongono a determinata distanza delle liste verticali di uno smalto formato metà di arena lavata e crivellata, e metà di calce: i romani lo chiamano scialbo o colla: tali liste si mettono a segno col piombo e colla riga, e fra i loro intervalli si mette un sottile strato della malta istessa, che si spiana col piccolo regolo, e governasi il tutto colla cazzuola. Così predisposto risulta l'intonaco privo di quelle ondulazioni, che non possono evitarsi negl'intonachi ordinari. Nelle volte le liste curvilinee, e l'intonaco fra di esse vari determinate con correlativi calibri o centine di legno. Essenzial requisito per la buona riuscita de'tonachini è che l'abbozzo sottoposto sia ben asciutto, e privo di ogni screpolatura.
Se la necessità portasse eseguir con sollecitudine abbozzo e tonachino, o anche intonaco semplice, si evitano le fenditure mischiando alla massa della polvere d'Ischia, se l'intonaco è allo scoverto, e del gesso se è al coverto.