MALTA DI SABBIA, CALCE E CIOTTOLI PER CALCESTRUZZO
Autore: Francesco De Cesare
Anno: 1855
Fonte: Francesco De Cesare, La scienza dell'architettura,
Napoli, Giovanni Pellizone, 1855.
MALTA DI SABBIA, CALCE E CIOTTOLI PER CALCESTRUZZO
Sez. I - Cap. V - Delle malte calcaree (pp. 54-55)
140. PIETRE ARTEFATTE - Tra queste van messi i prismi che si fabbricano in Alessandria nel Piemonte: si compongono di 45 parti di calce in pasta, 38 di ciottoli, 17 di sabbia d'ineguale granitura; il tutto si ammassa e se ne fanno dei prismi lunghi per lo più lm, 40 per 0m, 80 di lato (p. 5,30 per 3), appena ultimati si sotterrano, e dopo due o tre anni si adoprano all'uso. Si chiamarono questi prismi anche cantoni, dall'avvalersene forse per gli angoli degli edifici.
141. Da quanto esponemmo parlando delle malte è facile il dedurre, che le assegnate proporzioni per la costruzione dei massi artificiali in generale debbono variare, come varia la qualità della calce, delle arene, e degli altri ingredienti che li compongono.
In generale ogni cemento, specialmente di sabbie grossolane quarzose con calce idraulica, misto con rottami di pietre, di stoviglie di mattoni, messi negli stampi e compressi dà pietre artefatte. Con saggi fatti anticipatamente, più che con regole teoriche si può determinare la proporzione dei diversi ingredienti atti a formare questi prismi.