Giovanni Antolini
MALTA CON CALCE E GHIAIA PER CALCESTRUZZO - 27_AT_1
Autore: Giovanni Antolini
Anno: 1817
Fonte: Giovanni Antolini, Osservazioni
ed aggiunte ai principi di architettura di Francesco Milizia proposte agli
studiosi ed amatori dell'architettura dal Prof. Giovanni Antolini, Roma, Sapere
2000,1990.
MALTA CON CALCE E GHIAIA PER CALCESTRUZZO
Osservazioni alla parte terza - Cap. V (Osservazione 29 p. 176)
In appoggio a quanto dice qui l'A. è la pratica che si tiene a Piacenza per fare i famosi prismi a base triangolare equiangolo, che servono per difendere la destra sponda del Po a rimpetto di quella città.
Servonsi quelli del luogo di una malta fatta coll'eccellente calce di ciottoli del fiume Trebbia, mescolati ben bene con ghiaia e sabbia dello stesso fiume; ed eccone il processo: preparate le forme, si getta entro di esse la malta sino all'altezza di 1/3 e dentro vi si pone a mano una fila di sassi prossimamente di egual volume, vi si getta sopra nuova malta tanto che giunga ai 2/3, ed in questa si pongono pure a mano due fila di sassi simili; quindi si riempie della stessa malta la forma, e in questo terzo strato si accomodano tre fila di sassi, e tutti questi tre strati di sassi, intrisi e posti nella malta, si ha cura di assettare gli uni sugli altri, e far loro toccare i rispettivi lati del prisma: la fusione compita di ogni prisma si copre in fine di uno strato di terra alto un braccio piacentino, e si lascino i prismi fonduti là sepolti tre anni: se in questo tempo le stagioni si mostrano aride e secche, si ha la cura di bagnare il suolo ove sottostanno, acciocché il rappigliamento della malta non si operi con troppa prestezza, che li farebbe esser difettosi. Dopo un tal tempo si estraggono tanto ben fatti e saldi, quanto la natura e l'arte potrebbe farli. La loro lunghezza è di once 30 piacentine, e nella sezione i lati del triangolo sono di once 13: assomigliano, a vederli, alla pietra che si cava nel milanese a Trezzo, detta ceppo, la quale altro non è che un aggregato di ciottoli tenuti insieme da un glutine calcare operato dalla natura, con la differenza che l'arte in poco tempo opera nei prismi ciò che la natura non fa nei ceppi forse in secoli.
[Fine testo originale]
Osservazione:
PRISMI DI PIACENZA
Per comporre i "prismi di Piacenza" realizzare una malta con:
calce di ciottoli del fiume Trebbia
ghiaia di ciottoli del fiume Trebbia
sabbia di ciottoli del fiume Trebbia
- Costruire delle forme a base triangolare.
- Riempire le forme per 1/3 della loro altezza alternando uno strato di malta e uno di ciottoli di dimensioni uniformi.
- Versare un altro strato di malta e due di ciottoli fino a raggiungere i 2/3 dell'altezza delle forme.
- Riempire quasi completamente le forme di malta e allettarvi altri tre strati di ciottoli.
- Sotterrare i prismi.
- Lasciare i prismi sepolti per tre anni.
Se il clima è troppo secco durante questo arco di tempo si deve bagnare il suolo sotto il quale si trovano sepolti i prismi.
Trascorsi tre anni i prismi possono essere estratti e posti in opera.