MALTE CON CALCE E CHIAIA PER CALCESTRUZZO (Curioni II)
Autore: Giovanni Curioni
Anno:1864
Fonte: Giovanni Curioni, L'arte di fabbricare, ossia
corso completo di istituzioni teorico-pratiche, Torino, Negro, 1864.
MALTE CON CALCE E CHIAIA PER CALCESTRUZZO
Vol. I - Cap. IX - Calcestruzzo (pp. 148-149)
131. FABBRICAZIONE DEL CALCESTRUZZO A BRACCIA D'UOMINI - Il Ponza di San Martino stabilisce che le tre qualità di calcestruzzo da farsi con calcina idraulica in pietra [ ... ], debbono essere fabbricate col seguente processo: preparata col coccio e colla pozzolana, secondo il caso, un'aiuola di circa 1 m di diametro, si copra la medesima colla sabbia occorrente a fare una quantità di calcestruzzo non maggiore di 1 mc,200. Dopo si ammonticchi in quest'aiuola la calcina viva ridotta in pezzi della grossezza di un uovo, e si versi sopra con innaffiatoi 1/8 del volume d'acqua necessario per la completa confezione del calcestruzzo se la calcina è idraulica, oppure 1/6 di detto volume se la calcina è comune. Appena si manifestano delle effervescenze, si copra interamente la calcina colle materie secche dell'aiuola, e quindi a poco a poco si continui l'umettazione della calcina con una nuova quantità d'acqua eguale alla prima, versandola in una specie di imbuto praticato alla sommità del mucchio e facendovela penetrare mediante un bastoncino ferrato, affinché si compia totalmente l'estinzione della calcina. - Il miscuglio risultante si lasci in riposo almeno per dodici ore, ma non più di otto o dieci giorni quando siasi impiegata calcina idraulica, e non più di uno o due mesi quando siasi usata calcina comune. Allorquando nei limiti di tempo indicati si vuol procedere alla fabbricazione del calcestruzzo, si incomincia dal mescolare prima ben bene le materie a secco colla pala e colla marra comune, poi si versano sopra i restanti 3/4 o 2/3 d'acqua, secondo che venne impiegata calcina idraulica o calcina comune, e quindi si ribatte l'impasto almeno per tre ore consecutive colla marra in ferro munita di grosse capocchie nella parte inferiore. La malta risultante si distende sull'aia per strati di altezza variabile da 0 m,15 a 0 m,20, e sopra a questi si gettano uniformemente e la ghiaia minuta e i sassolini, ed il tutto si rimena per circa due ore colla marra a tridente, avendo cura di capovolgere le materie ad ogni quarto d'ora. [ ... ]
Generalmente la fabbricazione del calcestruzzo a braccia d'uomini si fa preparandosi le malte idrauliche che si vogliono impiegare, prendendo le giuste proporzioni di malta e di pietra da formare circa 1 mc d'impasto, e disponendo il tutto in modo da esservi sull'aia uno strato di pietre con sopra uno strato di malta, poi un secondo strato di pietre con sopra uno strato di malta e finalmente un terzo strato di pietre. Terminata questa prima operazione, si ammucchiano colla pala le diverse sostanze, poi colla marra a tridente si rimenano e si distribuiscono in uno strato di uniforme altezza, e così si continua finché la mescolanza sia completa, la qual cosa ha luogo quando tutte le pietre si trovano inviluppate nella malta.