MASTICE PER INTONACO
Autore: Giovanni Curioni
Anno:1864
Fonte: Giovanni Curioni, L'arte di fabbricare, ossia
corso completo di istituzioni teorico-pratiche, Torino, Negro, 1864.
MASTICE PER INTONACO
Vol. II - Cap. XIII - Rinzaffi, arricciature, intonachi e stuccature (p. 483)
388. INTONACHI CON MASTICI - Gli intonachi con mastici, al pari di quelli di cemento e di composti idrofughi bituminosi, vanno applicati sopra superficie ben raschiate, perfettamente pulite ed asciugate. Avendo essi generalmente la consistenza delle malte si mettono in opera con la cazzuola per strati con spessore non eccedente metri 0,005; e, trattandosi di fare un intonaco mediante strati sovrapposti, prima di applicare uno strato qualunque, si aspetterà che sia ben consolidato quello sul quale deve essere messo in opera e si picchietterà leggermente la sua superficie. - Per concretare in qualche modo il metodo da seguirsi nel fare gli intonachi di mastice a più strati, si indicherà come si possa applicare sopra superficie murali il mastice di Vauban, il quale torna utile per intonacare cisterne.
Quest'intonaco si forma generalmente con sei strati di mastice collocati successivamente l'uno sopra l'altro. Raschiati al vivo, perfettamente puliti ed asciugati i muri, si distende sulla superficie un primo strato di mastice avente grossezza di metri 0,003 a 0,004 ben si conguaglia colla cazzuola e dopo si lascia riposare per tre o quattro giorni. Passato tal tempo questo primo strato di mastice trovasi già abbastanza consolidato, per cui si può picchiettare leggermente la superficie per applicarne un secondo nella stessa guisa e così continuare fino al sesto il quale verrà levigato apposito ciottolo finché sia ben secco. Il complesso di questi sei strati deve dare un intonaco di circa metri 0,02 di spessore.