MALTA DI CALCE E POLVERE DI MARMO PER DECORAZIONI PLASTICHE (II)
Autore: Jean Rondelet
Anno: 1802-1817
Fonte: Jean Rondelet, Trattato teorico pratico dell'arte di
edificare, Mantova, F.lli Negretti, 1834.
MALTA DI CALCE E POLVERE DI MARMO PER DECORAZIONI PLASTICHE
Libro quarto - Murazione (p. 99)
Per mettere in opera lo stucco si comincia dal bagnar bene l'abbozzo fino a che non assorbe più acqua; allora si stempera un poco di stucco in un vaso e con esso si coprirà con ori pennello la parte che si vuol finire. Si stenderà sopra, tutto ad un tratto con una spatola, uno strato di stucco duro e si continuerà finché si vede che il primo posato comincia a seccarsi. Gli si darà allora l'ultima forma pulendolo con un rastiatoio d'acciaio e lini bagnati un poco rozzi, avvolti attorno al dito come per modellare in argilla: si deve talora passarvi il dito senza lino; e vi sono opere che non si possono terminare che con questo mezzo per dar loro una morbidezza che né il rastiatoio, né la spatola potrebbero procurare; stromenti buoni soltanto per opere terminate da linee continue come sono i giri delle volute dei capitelli.
Si uniscono le grandi superficie con lini bagnati alquanto rozzi; e specialmente bisogna far attenzione di render ben netti gli spigoli, altrimenti il lavoro, benché buono e solido, non piace punto.