MALTA DI CALCE E SABBIA PER INTONACO
Autore: Jean Rondelet
Anno: 1802-1817
Fonte: Jean Rondelet, Trattato teorico pratico dell'arte di
edificare, Mantova, F.lli Negretti, 1834.
MALTA DI CALCE E SABBIA PER INTONACO
Libro quarto - Murazione (p. 88)
Degl'intonachi moderni
Nei paesi ove si costruisce in malta gl'intonachi sono formati di due talvolta di tre strati. Il primo si posa immediatamente sulle pareti dei muri in pietre rozze o in mattoni dopo che si sono ben pulite le commessure ed irrigata la superficie perché la malta faccia maggior presa. Questo strato che chiamasi incamiciatura, e dai Francesi crepi, si fa con calce vecchiamente spenta, bene impastata e alquanto più grassa che per la murazione ordinaria, cioè vi si mette più calce. [ ... ] Spenta che sia la calce con precauzione, si mescola con sabbia fina onde farne una malta mediocremente grassa che si prepara dieci o dodici mesi prima. Se ne formano ammassi considerevoli che si conservano in luoghi freschi ove sono coperti di sabbia. Quando se ne vuol servire, si rimescola aggiungendovi dell'acqua. Quanto più è antica e mescolata, più è buona per fare buoni intonachi che non si turbino, non si fendano o screpolino.
Il primo strato si getta sul muro colla cazzuola; si stende levando il superfluo colla parte affilata, per ricacciarlo ove manca, il che produce una superficie estremamente rozza.
Quando l'incamiciatura è ben secca vi si applica il secondo strato, che si chiama intonaco. Esso fassi con una malta più magra della precedente, cioè si aggiunge sabbia alla prima. Stendesi questo secondo strato col dorso della cazzuola unendolo più che si può. Ma siccome vi restano sempre ondulazioni, si eguaglino con un assicella piana di circa 6 pollici in quadrato, appianata da una parte ed avente sul dosso un traversetto inchiodato per servire a tenerlo in mano. Colui che adopera questo strumento chiamato sparviere, nettatoio, fig. f, Tavola LXX, ha in una mano un pennello con cui irriga l'intonaco di mano in mano che sfrega. Quando quest'intonaco è quasi secco, s'imbianca con latte di calce che s'incorpora coll'intonaco e non va via giammai. [ ... ]