Joseph Urbain Vitry
MALTA CON CALCE E GESSO PER INTONACO E MODANATURE - 28_VY_1
Autore: Urbain Vitry
Anno: 1827
Testo di riferimento:Urbain Vitry, Il proprietario architetto, Venezia, Giuseppe
Antonelli, 1840.
MALTA CON CALCE E GESSO PER INTONACO E MODANATURE
Sezione IV - Lavori in gesso (p. 165)
Nelle modanature e cornici deve regnare la massima semplicità. La molteplicità degli ornati non farebbe che renderle pesanti, e la polvere che ben presto li copre dà loro un brutto aspetto.
In molti luoghi della Francia non si può avere che gesso di mediocre tenacità, e che non può venire impiegato esternamente. Per rimediare a tale inconveniente lo si mescola con calce; ed ecco come si deve adoperare. In una conca da muratore pongosi 2/3 di buon impasto formato di calcina e sabbia grassa, ponendola in una delle estremità della conca acciò rimanga sgombra l'altra per istemperarvi 1/3 di gesso di buona qualità, e tosto che questo prende qualche consistenza si mescola la calce colla sabbia.
Se vogliasi far, per esempio, un intonaco esterno, si cavano con una cavicchia di ferro i vecchi incrostamenti delle giunture, e si dà un leggero strato di questo miscuglio ben compresso col rovescio della cazzuola. Questo intonaco è solidissimo, e si può renderlo ancora di più passandovi sopra a caldo col pennello, e quando sia ben secco pongasi uno strato di mastice composto come segue:
Pongasi in un vaso 3 parti di bitume, altrettanto di olio di lino ed una di litargirio; dopo che il tutto sarà fuso all'aria libera si ritiri dal fuoco aggiungendovi una parte di spirito terebinto, e ben mescolando il misto; indi distendasi caldissimo, e tosto che siasi raffreddato si getti sopra della calce viva in polvere, ovvero polvere di pietra o tegoli. Questo intonaco può adoperarsi per li terrazzi, i bacini, ecc.