MALTA CON CALCE E SABBIA PER MALTE IDRAULICHE
Autore: Mattia Giuseppe Sganzin
Anno: 1809
Fonte: Mattia Giuseppe Sganzin, Nuovo Corso Completo di
Pubbliche Costruzioni, Venezia, Giuseppe Antonelli, 1849.
MALTA CON CALCE E SABBIA PER MALTE IDRAULICHE
Parte prima - Riassunto della lezione quinta (pp. 46-47)
Se la natura dei lavori da eseguire, per esempio dei lavori di maree, di fiumi soggetti ad improvvise piene di ture, esigono una grande velocità di presa, è di mestiere necessariamente impiegare calcine idrauliche, denominate gessi-cementi, fresche ovvero revivificate, salvo ad aggiungervi in volume, secondo le circostanze, 1/2, 1 ovvero 1 1/2 di sabbia sola o anche mescolata a dose eguale con cementi idraulici. Si è veduto che il tempo di presa poteva in allora variare, secondo Petot, da 5 min. sino a 1 ora 20 min. all'aria; e probabilmente nell'acqua, da 21 min. sino a 1 ora 1/2.
Negli altri casi si possono ottenere, con calcina malte idrauliche di parecchia velocità ed energie per mezzo di due processi ben distinti.
Il primo consiste in mescolare calcine idrauliche naturali o fatizie con sabbia quarzosa o argillosa, qual è fornita dalla località, aggiungendovi, giusta l'opinione di Treussart, per le opere da eseguirsi con tutta accuratezza, come intonaci di sotterranei, ristuccature, ecc., una parte più o meno grande di cementi idraulici.
Il secondo consiste in mescolare calcine comuni con cementi idraulici naturali o artificiali, più o meno energici. Vicat, Treussart e diversi altri ingegneri hanno fatto esperimenti intesi a riconoscere la proporzione in volume per la quale la calce doveva entrare nelle malte idrauliche. L evidente che questa dose dipende dallo stato in cui si trova la calce per conseguenza del suo modo di estinzione. In quanto alle calcine in pasta molle smorzate col processo ordinario, poco si dista dalla proporzione di 1 parte di calcina in volume e di 2 parti sino a 2 1/2 degli altri ingredienti, sia arena, sia cemento idraulico. Per i miscugli di calce o sabbia argillosa, la proporzione di sabbia può andare sino a tre volte quella della calcina.
Per le calcine in pasta soda, come per esempio, le calci estinte per immersione, Treussart ha diggià notato ch'era d'uopo diminuire la proporzione degli ingredienti ai quali si unisce la calce, e ridurla a 1 1/2 al più.
Finalmente, per le calci estinte spontaneamente all'aria, la proporzione degli ingredienti, diversi dalla calce, non potrebbe essere che di 1 1/2 a 1 3/4 per 1 di calcina.