MALTA DI CALCE E SABBIA (Scamozzi II)
Autore: Vincenzo Scamozzi
Anno: 1615.
L’Idea
dell’Architettura Universale di Vincenzo Scamozzi architetto veneto,
Venezia.
MALTA DI CALCE E SABBIA
Tomo II - Libro settimo - Capo XXIII (p. 239)
Quando le calcine sono ben stagionate, e gagliarde e forti, e di molto nervo, ò siano di scaglia Padovana, overo di ciottoli di torrenti, se le meschierà tre tanti di sabbia di cava fresca, (come insegna Vitruvio) in una di calcina; ma se saranno calcine men forti, ò di cementi, ò sassi teneri di monte basterà due tanti di sabbia, (e massime se fusse di cava) all'una di calcina: oltre che se noi mischiassimo alquanto di tegole peste farebbero maggior presa, e già abbiam detto più volte, che dalla bontà della calcina, e parimenti dalla sabbia, overo arena, ò altra cosa, equivalente si conseguisce maggior, e minor presa delle malte, e fermezza delle mura.