PECE GRECA
La distillazione della resina estratta dal Pino silvestre dà luogo ad un olio volatile detto essenza di trementina ed a un residuo chiamato Colofonia o Pece greca.
Consulta la Biblioteca Storica dell’Accademia: Giorgio Vasari [8_VS_4]
Consulta la Biblioteca Storica dell’Accademia: Filippo Baldinucci [18_BD_1]
Consulta la Biblioteca Storica dell’Accademia:Giuseppe Valadier [34_VL_1]
PELO (arcaico)
Cavillatura.
PIETRA (Pietrame, Pietrisco, Arenaria, Granito, Calcite)
Generico nome dato alla roccia usata, squadrata in conci o pezzami informi, come materiale da costruzione. Dicesi pietrame l’ammasso di pietre sommariamente lavorate per formare murature o vespai. Per pietrisco s’intende l’insieme di frammenti di roccia usati nella composizione dei conglomerati cementizi (insieme ad inerti di granulometria più minuta) e nel sottofondo della pavimentazione stradale. Fra le pietre più comunemente ritrovate nei cantieri di restauro, sono le arenarie. L’arenaria è una roccia sedimentaria con forte presenza sabbiosa, facilmente estraibile e lavorabile, ma poco resistente all’usura e agli agenti atmosferici; essa è usata per blocchi lapidei di paramenti di facciata, pavimenti ed elementi decorativi. Più tenaci delle arenarie sono i carbonati ed i graniti. Il granito è una roccia intrusiva costituita essenzialmente da quarzo, mica e feldspati; è usata come materiale da costruzione per la sua resistenza agli agenti atmosferici e perché passibile di lucidatura. I carbonati (calciti) oltre a ben servire per la cottura della calce sono usati in architettura come materiale strutturale e per elementi decorativi. La calcite (CaCO3) è il materiale più diffuso sulla crosta terrestre. Nel passato, per la sua purezza e biancore, era preferita in assoluto la Pietra d’Istria.
PIGMENTI (v. COLORI)
Le sostanze o pigmenti coloranti si possono dividere in tre categorie: colori minerali, colori vegetali e colori animali. Per la tinteggiatura degli edifici si ricorre esclusivamente ai colori minerali. Questi, a loro volta, si distinguono in Terre naturali ed Ossidi di origine chimico-industriale. I colori minerali naturali, detti Terre, sono sostanze coloranti che ci pervengono dalla natura, sottoforma di sali, ossidi, solfuri, ecc., da diversi metalli, tra i quali il più importante è il ferro. Queste sostanze si sono formate nel suolo attraverso processi di elaborazione geologica e si presentano allo stato terroso o roccioso. La materia naturale è successivamente raffinata per via industriale. I colori minerali artificiali, ovvero gli Ossidi a base metallica, sono ottenuti direttamente da un processo chimico-industriale.
PITTURA A CALCE (TINTEGGIO)
Detta anche Scialbo, la Pittura a Calce è costituita da grassello ben stagionato, privo di bottaccioli, mescolato a colori scelti fra le terre naturali e rafforzato con un elemento temperante (vedi RESINA). La Pittura a Calce ha la prerogativa di essere traspirante e suscettibile di mostrare interessanti trasparenze. La Pittura a Calce non può, però, essere colorata con pigmenti di tono troppo forte ed acceso: il bianco della calce non lo concede. Tale limite viene risolto utilizzando altri leganti: il silicato di potassio, ad esempio, che è incolore (vedi).
POLIMERO (vedi RESINA)
PORCELLANA
Specie di molluschi gasteropodi (Cyprea pyrum, tigris) diffusi nell’Oceano Indiano; con conchiglia univalve lucida, usata per lavori ornamentali.
Tipo di ceramica, prodotto in Cina dal sec. II a.C. ed in Europa dal ‘500 nella varietà tenera, dal ‘700 nella varietà dura.
La porcellana si ottiene cocendo una prima volta a 700 – 1000°C, ed una seconda, per tempi più lunghi, ad una temperatura di 1300°C-1500°C, un miscuglio di caolino, quarzo ed un fondente; se questo è il fosfato di calcio, si hanno le varietà dure, se si usa un feldspato, quelle tenere.
Per il suo colore bianco traslucido e la sua impermeabilità, e inattaccabilità dagli agenti chimici, è usata per modellare vasellame, statuine, ecc.
Nome distintivo di malta di origine genovese (1400?) ottenuta dalla calcinazione di calcari magnesiaci e caolino della Tolfa, misti a sabbie silicee. La resistenza al contatto di queste malte e la loro resistenza all’aggressione chimica è di comprovata eccellenza.
POROSITÀ
Per porosità di un materiale si intende l’insieme di vacui d’aria all’interno del materiale stesso. I materiali porosi hanno un effetto deumidificante e coibente (vedi) rispetto ai supporti su cui giacciono.
POZZOLANA
Le pozzolane sono ceneri o deiezioni vulcaniche, modificate dall’azione del tempo e dagli agenti atmosferici: esse sono composte di silice, allumina, ossido di ferro, calce, magnesio, potassa, soda ed altri elementi in quantità molto ridotte; si tratta cioè di silicati multipli più o meno basici. Nelle regioni mancanti di Pozzolane naturali o comunque di materiali a carattere pozzolanico, si è cercato, da un secolo a questa parte, di produrre Pozzolane artificiali. Il tipo più diffuso, nell’uso comune di questi materiali artificiali a comportamento pozzolanico, è quello che si ottiene con adatte torrefazioni delle argille.
PROTETTIVO
Prodotto liquido da applicarsi sulle superfici solide o appena consolidate. L’opera di protezione è mirata a conferire alle superfici (pietre o intonaci) la necessaria idrorepellenza che scongiuri l’attacco degli agenti atmosferici. I protettivi si possono trovare in solvente o in acqua. Quest’ultima versione è da preferirsi.
PUDDINGA
Conglomerato costituito da detriti globosi, rotondeggianti, cementati insieme (ghiaie cementate); alcuni tipi sono: la gonfolite della Lombardia, il verrucano della Toscana con la varietà anagenite, ecc.