• Home
  • Approfondimenti
  • Indice
  • Biblioteca storica
  • Glossario
  • Bibliografia
  • Collaboratori
Quaderni Quarneti
Menu
  • Quaderno 1
    • La storia
    • Mensiocronologia
    • Elementi di metrologia antica
    • La misura come strumento di governo
    • La pietra
    • La pietra nella letteratura classica
    • Classificazione petrografica
    • Dell’assorbimento delle pietre
    • L'arenaria locale: un esempio specifico
    • Le piagne della Lunigiana
    • La città e l’architettura sostenibile in terra cruda
    • L'argilla
    • Costruire in terra cruda
    • Il canapulo
  • Quaderno 2
    • Le origini: storia di calci e di forni
    • Alla ricerca del mistero delle malte romane
    • Dei leganti del passato: ovvero delle calcine e dei cementi naturali
    • Delle calcine grasse: ovvero delle calci aeree di fossa
    • Dello spegnimento delle calcine grasse
    • Della presa e dell'indurimento delle calcine
    • Dei forni moderni
    • Dei leganti idraulici naturali
    • Calce idraulica - composizione delle marne storiche
    • Del colore delle calcine idrauliche naturali
    • Delle malte pozzolaniche
    • I calcari magnesiaci, origine e composizione
    • Tabelle e decalogo
    • Stucco di calce o stucco di gesso?
    • Degli impasti
    • Decorazioni in opera e decorazioni plastiche
    • Finto marmo colorato
    • Lavorazioni varie
  • Quaderno 3
    • Le sabbie
    • Sulla sabbia, Regole di Bottega
    • Le impurezze da evitare negli aggregati
    • Sulla curva di Fuller
    • Come trovare il miglior rapporto fra legante e sabbie
  • Quaderno 4
    • La pozzolana
    • La pozzolana: la storia
    • La pozzolana: la scienza
    • Il cocciopesto: “materia amica”
    • I terrazzi
    • Della posa della malta di cocciopesto
    • Della sagramatura
    • I battuti in cocciopesto
    • Fasi operative in dettaglio
    • Varianti: granito e pastellone
    • Note storiche sul cocciopesto
  • Quaderno 5
    • Il consolidamento prima della deumidificazione
    • L'intonaco pozzolanico deumidificante
    • Prova di resistenza all’aerosol marino
    • La struttura microporosa
    • La deumidificazione delle murature nella pratica
    • Teoria sui tempi di prosciugamento di un muro
    • Realizzazione di un cavedio aerato
    • Il tampone estrattore dei sali
    • Ciclo deumidificante antisale
  • Quaderno 6
    • Il recupero delle superfici murarie
    • Gli aggregati
    • Della preparazione del muro
    • La stesura dell'intonaco
    • L'arriccio di stabilitura colorato
    • Gli additivi storici
    • Osservazioni sugli additivi storici
  • Quaderno 7
    • Temperanti della pittura a calce
    • Le colle
    • Vernici “ogliose” all’olio di lino cotto
    • I mastici
  • Quaderno 8
    • Premessa sul colore
    • Alla ricerca del colore perduto
    • I colori degli edifici
    • L’epoca del cromo
    • Dei colori e del modo di definirli
    • Dell'intonazione dei colori
    • Dei tinteggi secchi, ovvero senz’olio
    • La tecnica del colore
    • Il colore della materia
    • La Regola dell’Arte
  • Quaderno 9
    • Dell'affresco
    • Le tinte a calce
    • La tempera
    • Le tinte ai silicati
    • Le velature
    • Come si preparano i colori di base
    • Formulazione delle tinte
  • Quaderno 10
    • Uno straordinario esempio di riqualificazione
    • I Fenici
    • Il cocciopesto “materia amica”
    • Cosa sono i geopolimeri?
    • Dell’Opus Caementitium
    • I geopolimeri nella nostra storia: il PANTHEON
    • Pozzolana
    • Cosa sono le zeoliti?
    • La Pozzolana e i Romani
    • Pozzolane in Italia
    • Come valutare l’azione idraulica di pozzolana?
    • Alla riscoperta dell’antica tecnologia fenicia

Come trovare il miglior rapporto fra legante e sabbie

  • Home
  • /
  • Quaderno 3
  • /
  • Come trovare il miglior rapporto fra legante e sabbie

  • colours.jpg
  • granada_slideS03.jpg
  • granada_slideS02.jpg
  • mosaico_slideS01.jpg
  • ostia_slideS04.jpg

Ricordate:

Più è grossa la sabbia e meno calce è richiesta, e la malta riuscirà molto forte!

Più fina la sabbia e più calce devo consumare, perché la superficie specifica di contatto è maggiore, ma la malta sarà più debole!!

VEDIAMO LA COMPOSIZIONE ED IL PROFILO DI UNA CURVA IDEALE

Luce della maglia      Residuo cumulativo     Passante

mm                               %                                    %

2.00                              0                                    100

1.60                              7                                      93

1.00                            33                                      67

0.50                            67                                      33

0.16                            87                                      13

0.08                           99                                        1


Tipo                                     da μm              a μm

siltoso fino (filler)                   1                    30        beletta

siltoso grossolano              30                     75        beletta

arenaceo molto fino            75                   125

arenaceo fino                    125                   250

arenaceo medio                250                   500  (0,5 mm)

arenaceo grosso               500                  1000 (1,0 mm)

arenaceo molto grosso   1000                   4500 (4,5 mm)

ghiaia (o pietrisco)             4,5 mm             e maggiori

L’esperienza della pratica però è quella che quasi sempre regola le dosi degli ingredienti, in relazione alle resistenze che si vogliono ottenere, tenendo presente che si ottengono malte aeree, accoppiando la calce grassa con la sabbia, malte idrauliche, unendo calce grassa e pozzolana, oppure calce leggermente idraulica naturale e pozzolana, cosippure calce eminentemente idraulica e sabbia. Fatti perciò diversi saggi, si osservi come questi si comportano, sia rispetto alla durata della presa, sia rispetto la resistenza che essi acquistano col passar del tempo.

Nota di Bottega

Il miglior rapporto fra legante e sabbie.

Le malte si dicono “piene” allorquando la calcina, che in esse si trova, è sufficiente a riempire tutti i vuoti che esistono fra i grani di sabbia.

Dovreste provare un’esperienza assai semplice che serve a determinare, in modo sufficientemente esatto, le proporzioni di calcina e di sabbia che sono necessarie per dare una malta piena che scongiuri eccessivi ritiri con conseguenti inaccettabili cavillature.

Si riempia un vaso, di capacità nota, con sabbia convenientemente asciutta e livellata, e vi si versi sopra la quantità d’acqua necessaria finché il suo livello giunga alla superficie superiore della sabbia.

Il volume dell’acqua versata rappresenta sufficientemente bene il volume della calcina in pasta da mettersi in mescolanza colla sabbia posta nel vaso. Il legante può riferirsi a grassello di calce aerea o ad una calce aerea idrata in fiore bagnata o ad un impasto bagnato di calce idraulica naturale.

Alla fine dell’esperimento, i volumi di calcina e di sabbia corrispondenti, risulteranno agevoli da dedurre, mediante una semplice regola di proporzione per una qualsiasi quantità di malta da preparare.

Va avvertito lo sperimentatore, che nel caso si usino leganti in polvere come la calce aerea idrata in fiore (in polvere) o la calce idraulica naturale (ancora in polvere), si dovrà tener conto della sola quantità di polvere impiegata, sottraendo il volume d’acqua servita all’impasto del legante scelto; ciò perché all’atto della preparazione della malta, questa sarà mescolata con la sola polvere di legante e sabbia: l’acqua viene aggiunta in seguito, all’atto della preparazione dell’impasto.

Le calci comuni o aeree, esposte all’aria, si disseccano e si induriscono dopo il dovuto tempo. Concorrono alla presa delle malte comuni il loro disseccamento, dovuto alla naturale evaporazione dell’acqua ed il conseguente assorbimento dell’anidride carbonica dell’aria, che converte nuovamente l’idrato di calcio in carbonato; come si disse, la qualità delle sabbie è estranea alla presa. L’esperienza dimostra che la presa si manifesta dapprima col disseccamento per evaporazione, e che il fenomeno di carbonatazione si spinge lentamente dalla superficie esterna, a contatto con l’aria, verso la parte più interna del manufatto.

Quanto più è grande lo spessore delle strutture murali, tanto maggiore è il tempo impiegato perché la presa possa estendersi sino al nucleo delle mura; anche perché altrettanto preclusa all’anidride carbonica è la via per penetrare nell’interno delle masse murali.

Si hanno esempi di malte non completamente consolidate dopo secoli che sono state impiegate e mantenute in condizioni di isolamento. L’Alberti annota d’aver trovato, allo stato pastoso, la malta di una fondazione costruita 500 anni prima.

Le malte idrauliche, che si impiegano anche sott’acqua, devono la loro presa a una causa ben diversa da quella delle malte aeree. Qui l’idrato di calcio ed il silicato d’allumina, in presenza d’acqua, si combinano, e la formazione di prodotti idraulici, quali gli idrosilicati di calcio, ne determinano la presa.

Per le malte idrauliche che si adoperano all’aria la presa ha luogo per il doppio fatto della ricostruzione del carbonato di calcio dovuto all’effetto dell’anidride carbonica nell’aria, e della formazione di silicati ed alluminati di calcio causati dalla presenza dell’acqua d’impasto contenuta nelle malte.

Nelle costruzioni le malte possono essere assoggettate a sforzi di trazione ed a sforzi di compressione. Gli sforzi di trazione si devono allo scorrimento fra i giunti, ovvero al distacco normale di due piani di giunto.

Dall’indagine su provini riproducenti malte del passato l’esperienza ha dimostrato che una malta comune, ben composta, resisteva a 0,7 Kg/cm² allo scorrimento, e da 1 a 2 Kg/cm² alla trazione per distacco normale dei due giunti; e come carico di sicurezza in pratica conveniva assumere da 3 a 5 Kg per cm² per le malte comuni sottoposte a compressione e da 5 a 8 Kg/cm² per le malte idrauliche.

Tags Cloud
  • leganti
  • sabbia
Gilberto Quarneti

Mini Biografia

Quaderno 3
Le sabbie
Le sabbie
I detriti provenienti dal disfacimento delle rocce naturali,…
Sulla sabbia, Regole di Bottega
Sulla sabbia, Regole di Bottega
Come abbiamo detto, le malte non si preparano solo con calce…
Le impurezze da evitare negli aggregati
Le impurezze da evitare negli aggregati
Le impurezze che possono essere contenute nelle sabbie influiscono…
Sulla curva di Fuller
Sulla curva di Fuller
Avendo a disposizione diverse granulometrie di aggregati e conoscendone…
Come trovare il miglior rapporto fra legante e sabbie
Come trovare il miglior rapporto fra legante e sabbie
Ricordate:Più è grossa la sabbia e meno calce è richiesta, e…

Categorie

  • I MATTONI, LA PIETRA E L'ARGILLA
  • I LEGANTI: CALCE E GESSO
  • LE SABBIE
  • LA POZZOLANA, IL COCCIOPESTO, I PAVIMENTI
  • IL CONSOLIDAMENTO E LA DEUMIDIFICAZIONE
  • LE MALTE
  • COLLE, VERNICI “OGLIOSE” & MASTICI
  • SUL COLORE
  • I TINTEGGI
  • I GEOPOLIMERI
  • p.iva 04295360285
  • info@quaderniquarneti.it

Tags cloud

  • additivi
  • adobe
  • aerea
  • aerosol
  • aggregati
  • albarese
  • albarium
  • albazzana
  • antisale
  • arenaria
  • argilla
  • argilloso
  • arriccio
  • artificiale
  • Aspdin
  • baculus
  • bajereques
  • battitura
  • battuti
  • bessale
  • calce-pantheon
  • calcina
  • canapa-sativa
  • canapulo
  • cavedio-aerato
  • Champion
  • Chapelle
  • cocciopesto
  • coefficiente
  • consolidamento
  • cubito
  • decorazioni
  • deumidificazione
  • digitus
  • Dobbs
  • doliare
  • embrici
  • endoscopio
  • equicorrente
  • fichi
  • forni
  • fuller
  • gesso
  • granito
  • grassa
  • grassello
  • idraulica
  • idraulicità
  • imbibizione
  • impasti
  • impurità
  • intonaco
  • ipocausto
  • latte
  • leganti
  • lisciatura
  • Loriot
  • Lunigiana
  • macropori
  • magmatiche
  • magnesiaca
  • malta
  • marmo
  • marne
  • mattoni
  • mesopotamia
  • metamorfiche
  • micropori
  • microscopia
  • mixtum
  • Home
  • Approfondimenti
  • Indice
  • Biblioteca storica
  • Glossario
  • Bibliografia
  • Collaboratori

© Copyright 2019 by Quaderni Quarneti.