Gli additivi storici
Da un capitolato d’archivio del 1897
Restauro alla cupola al campanile
Imbiancatura alla guglia con calce sciolta nel vino bianco e albume d'uova, seconda mano di imbiancatura come sopra, terza mano di imbiancatura come sopra.
Il vino bianco da impiegare nell'imbiancatura sarà puro d'uva, non difettoso, nulla importando sebbene di qualità piccolo ossia leggiero. L'albume da adoperarsi nell'imbiancatura sarà prima ben sbattuto nel vino bianco, come pure il sapone da usarsi nella stabilitura sarà prima sciolto nell'acqua.
Ultimata ed asciugata la stabilitura vi si darà una prima imbiancatura, ed appena asciutta questa ve ne si darà una seconda. Per l'imbiancatura si userà calce spenta e sciolta nel vino bianco con entro n500 albumi d'uovo ben sbattuto nel vino prima di stemperarvi la calce.
Particolare del restauro del campanile di S. Pietro a Piacenza
Nota di Bottega:
Nel 1300, prima dell’avvento della tecnica ad olio, perfezionata dai pittori fiamminghi, i colori si diluivano con il tuorlo d’uovo o il latte di fico (addensanti). Per rendere di più facile uso le tempere molto viscose, invece, si utilizzavano birra e vino (diluenti).
Il vino nella calce abbassa il PH. Infatti lo sviluppo di CO2 ha bisogno di ambiente acido, non basico; pertanto il decadimento del materiale organico era favorito con produzione di CO2, accelerando il processo di carbonatazione.
Si noti che l’uso di additivi organici naturali si è protratto sino a tempi molto vicini a noi, fino a farsi cambiare quasi totalmente con prodotti di sintesi. Nonostante ciò, oggi, alcuni produttori di finiture superficiali insistono coll’antichissima pratica dell’aggiunta di materie naturali col fine di modificare le caratteristiche fisico-applicative delle malte e le finiture da muro. Ecco qui di seguito una lista di additivi storici ed i relativi prodotti moderni che li hanno soppiantati:
AERANTI - Migliorano la lavorabilità: malto, birra, urina, pelo animale.
RIEMPITIVI - Migliorano le resistenze meccaniche: colla di pesce, gomma arabica, talco, zucchero, glutine, riso.
ANTICONGELANTI - Migliorano la resistenza al gelo durante la presa: zucchero.
ACCELERATORI DI PRESA - Accelerano la presa e sviluppano velocemente le resistenze meccaniche: bianco d'uovo, corteccia d'olmo, succo di fico, lardo di suino, cagli, sangue animale, amido.
ADESIVI - Migliorano l'adesione, ovvero la "ritentiva": resine vegetali, gelatina, colla animale, cuoio bollito, glutine, caseina, sangue animale.
AERANTI, GENERATORI DI GAS - Accentuano la dilatazione durante l'applicazione: colla vegetale, colla animale.
ANTIRITIRO - Riducono i ritiri: cera d'api, pelo animale.
LEGANTI - Temperanti: cheratina, caseina, corteccia d'olmo, fibre vegetali, pelo animale, olio di noce e di lino, riso, albume, gomma arabica, colle varie, succo di fichi, tuorlo d'uovo, zuccheri vari.
IDRAULICIZZANTI - Causano una presa idraulica: pozzolana, cocciopesto, caolino torrefatto, muriato di soda.
IMPERMEABILIZANTI - Repellono l’acqua: colle animali varie, tannino, bitume, emulsione di cera, emulsione d'olio.
FLUIDIFICANTI - Riducono il fabbisogno d'acqua: zucchero.
INDURENTI - Incrementano le resistenze al contatto: zucchero, sangue animale, albume d'uovo, sciroppi di frutta.
STABILIZZANTI EMULSIONANTI - Stabilizzanti in emulsioni: uovo, olio, grasso, cera.
RITARDANTI - Ritardano il tempo di indurimento (tempo aperto): zucchero, sangue, albume, saccarina, glutine, borace.
ISPESSITORI - Ispessiscono; danno consistenza nell'emulsione: sangue, latte acido, caseina, formaggio, gelatina, gomma arabica con acqua.
Le sostanze organiche, additivate nel passato, hanno evidenziato problemi di una certa vulnerabilità all'attacco biologico e alla solubilità, con qualche incertezza nei risultati.
E' dimostrato che gli additivi di sintesi, moderni, sono più selettivi nella loro funzione e garantiscono risultati più puntuali e duraturi.
Infatti:
TIPOLOGIA | ADDITIVO organico | PROBLEMA |
Leganti | Resina | Ingiallisce |
Aeranti | Urina | Crescita licheni |
Plasticizzanti | Olio di semi di lino | Scarsa resistenza alle basse temperature |
Rinforzanti/Temperanti | Tannino | Solubile in acqua |
Riempitivi | Sangue | Produce macchie scure |
Impermeabilizzanti | Caseina | Scarsa resistenza all'idrolisi |
Ecco alcuni prodotti di sintesi alternativi che risolvono alcune delle problematiche descritte:
TIPOLOGIA | ADDITIVO sintetico |
Leganti | Resine epossidiche |
Aeranti | Ossido di polietilene |
Plasticizzanti | PVA, copolimeri acrilici |
Rinforzanti, temperanti | Emulsioni acriliche |
Riempitivi | Silicio pirogenico |
Impermeabilizzanti | Siliconici |
Nota di Bottega
Nel caso si volesse
rimettere in pristino un manufatto in pietra con uno stucco, che dopo un mese
dall’applicazione diventi tenace come il granito e che possa essere usato anche
come legante cementante per il consolidamento delle murature (fori, cavità,
volumi mancanti, ecc.), si prepari un amalgama così composta:
Marogna parti 10
Litargirio parti 8
Calce spenta parti 5
Olio di lino cotto parti 6
Minio parti 1
Ossido di zinco parti 1
Marogna. Altro non sono che i cascami della fusione dei metalli. Quando questi cadono dai crogiuoli in zampilli e toccano il suolo, repentinamente mutano la loro natura in un prodotto pozzolanico fortemente reattivo. Tale materia, se ridotta in polvere, mista a calce, conferisce alla medesima spiccate caratteristiche di presa idraulica. In alcuni luoghi la Marogna viene chiamata Maciaferro.
Litargirio. Ossido di piombo. Polvere cristallina gialla (o giallo-rossastra), pesante. Insolubile nei comuni solventi è solubile in acido nitrico.
Minio. Nell’antichità e medioevo era usato come colorante rosso, utilizzato anche in pittura. Il minio, detto anche Cinabro, è un ossido di piombo, rosso vivo, utilizzato per la preparazione di vernici, tinteggi antiruggine e stucchi di particolare uso.