L'arriccio di stabilitura colorato
Qualora vi fosse la volontà di colorare le facciate, non a pennello, ma con la stesura di maltine di arriccio già colorate nell'impasto, non v'è allora il bisogno di stendere il fondo di stabilitura di cui s'è detto sopra.
‑ Si uniscano alla calce i colori precedentemente stemperati nell'acqua, e si mescoli il grassello sinché l'impasto sia ben omogeneo e non presenti striatura alcuna.
‑ All'impasto s'aggiunga una parte e mezza di buona graniglia di marmo bianco e si rimesti sino ad ottenerne una maltina ben grassa e cremosa, pronta por esser applicata.
‑ Per rendere il lavoro più sollecito si potrà aggiungere un bicchiere di olio di lino cotto per mastelletto di grassello di calce da unirsi al colore.
‑ E per ottenere che il lavoro riesca solido al contatto si aggiungano, assieme all'olio, 3 bianchi d'uovo ogni 30 chilogrammi di grassello (1 mastelletto), e si unisca il tutto con diligenza prima d'avviar il lavoro.
‑ In luogo dei bianchi d'uovo, per aver lo stesso risultato, si potrà aggiungere all'impasto poca o punta colla di carniccio o di pesce stemperata a bagnomaria ed allungata col latte caldo.
Gli arricci colorati si stendono, a regola d'Arte, in due mani. Si stende la prima mano come fosse una stabilitura e si finisce quindi, col secondo strato, lavorando di frattazzo di feltro sino a ridurre la superficie colorata ad una piano liscio e vellutato. Pur essendo gli arricci colorati meno trasparenti delle tinteggiature a calce, stese a pennello, essi resistono più a lungo nel tempo: o almeno così sembra. Quando questa finitura, accidentalmente si dovesse deteriorare in superficie, essa continua a mostrare il colore originario in tutto il suo strato, simulando così una maggior resistenza all'oltraggio del tempo.