Come si preparano i colori di base
Si mescoli, in un recipiente pulito, terra colorata unita a poca acqua. Si usi un vasetto di vetro per ogni terra prescelta. L'acqua aggiunta alla terra generalmente dev'essere di quantità tale da pareggiare il peso della terra stessa, e comunque in quantità sufficiente da rendere la mescola risultante della consistenza di una crema fluida che al travaso dia segno di filare. Il rimestare dovrà essere vivace ed accurato, affinché nel colore non ristagnino grumi di terra non perfettamente stemperati.
Ci si munisca di un bilancino dalla lettura attendibile e, in un recipiente del quale si sia fatta la tara, si travasi ogni singolo colore nella misura dettata dalla ricetta prescelta.
Si rimesti il tutto con diligenza, in modo da non lasciare striature nell'impasto, e alla fine si otterrà il Colore di Base voluto.
Si veda ad esempio il colore Giallo di base nr. 20.
Esso è così composto:
14,40 parti di Bianco di Titanio;
78,00 parti di Giallo di Siena;
1,05 parti di Rosso di Sinope;
1,35 parti di Verde Cromo;
2,90 parti di Terra Ombra bruciata;
2,30 parti di Nero Terra Ombra.
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100 parti di Colore di Base 20
Quelle che si dicono "parti" potrebbero essere "grammi" e, se così fosse, avremmo in tal modo preparata una crema di Colore di Base del peso di un etto. E come già detto precedentemente, il rapporto con la quantità di grassello di calce, per ottenere la tinta numero 20, è fisso: 42 grammi di colore di base per 1000 grammi di buon grassello di calce.
La scelta del rapporto è imposto dal fatto che il 4,2% è inteso essere il limite di saturazione: al di là di questo valore l’ulteriore pigmentazione, con la qualità di terre da noi impiegate per la formulazione dell’Abaco delle tinte locali, non causa alcun effetto.